https://www.youtube.com/watch?v=2u_7F_eD0h0

Il fuoco in una stanza (Album) (2018)

C’è tua madre dentro ad ogni boccone
La lingua batte sempre dove il dente duole
Prima lo uccidi masticandole il cuore
Poi da sola in bagno vomiti il dolore
Vorrei essere un letto infinito
Farti star bene senza muovere un dito
Più lo faccio più tu mi sprofondi dentro
E pesi meno di quest’alito di vento

Che soffia sopra il nostro ordine formale Sopra questo impegnarsi e guadagnare
Abbastanza per comprarti quelle scarpe
Che ti fan sentire alta e più importante
Cerchiamo qualcun altro da invidiare
Un ristorante in cui poterci lamentare
Per tre anni abbiamo chiuso il mondo fuori
Stiamo diventando i nostri genitori

Che cosa dicono di noi
Le voci nei tuoi corridoi?
Un altro sabato e che fai?
Ancora morirai
Non basta una città intera
per sentirti meno sola
Libero cos’è per chi libero non è?
Una stanza brucia già
Urla quanto vuoi
ma nessuno se ne accorgerà

È tornata anche la bomba nucleare a ricordarci che non è poi così male
Un mondo di fotografie da pubblicare
E messaggi che era meglio cancellare
Facciamo un giro sulla circumvesuviana
mentre il vulcano sputa questa luna piena
Che ci guarda mentre tu mi dici basta
Non più il cielo, il fuoco in una stanza

Che cosa dicono di noi
Le voci in questi corridoi?
Un altra estate tu che fai?
Ancora morirai
Non basta una città intera
per sentirti meno sola
Libero cos’è per chi libero non è?
Una stanza brucia già
Urla quanto vuoi
ma nessuno, nessuno ti sentirà

Compositori: The Zen Circus
© La Tempesta Dischi e Woodworm.