di Renata Amoroso
Il romanzo è ambientato in un ospedale psichiatrico dove lo psichiatra Max lavora a vive insieme a sua moglie Stella e a suo figlio Charlie. L’incontro tra Stella ed Edgar Stark, un paziente che ha ucciso la moglie a pezzi, sarà l’inizio di una storia passionale e disperata che causerà una serie di disgrazie annunciate.
Follia è un titolo più che appropriato per un romanzo dove pian piano tutti sembrano essere contagiati dalla pazzia, la vera protagonista. La storia incomincia timidamente per poi incalzare dopo la metà del libro, quando esso diventa tanto avvincente quanto un thriller. La scrittura limpida e senza fronzoli restituisce le emozioni che invece sono dense e violente.
Stella è un’ennesima Emma Bovary o Anna Karenina, annoiata dalla monotonia della vita e ingrigita da un marito cieco e razionale. Come le sue predecessori, Stella si abbandona all’intensità preferendola a tutto e tutti, dimenticandosi di chi ha intorno a sè e vivendo ardentemente, tanto da non poter più tornare indietro ormai.
Una volta caduti nell’abisso della follia, è impossibile risalire.
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Voto* Typewriter & Co: 8,5
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