In copertina foto tratta online

«Quando l’opinione pubblica appare divisa su un qualche clamoroso caso giudiziario – divisa in “innocentisti” e “colpevolisti” – in effetti la divisione non avviene sulla conoscenza degli elementi processuali a carico dell’imputato o a suo favore, ma per impressioni di simpatia o antipatia. Come uno scommette su una partita di calcio o su una corsa di cavalli. Il caso Tortora è in questo senso esemplare: coloro che detestavano i programmi televisivi condotti da lui, desideravano fosse condannato; coloro che invece a quei programmi erano affezionati, lo volevano assolto.»

Leonardo sciascia

Testo tratto da Wikipedia 👇🏻 (Tutti i diritti riservati)

Enzo Claudio Marcello Tortora è stato un conduttore televisivo, autore televisivo, conduttore radiofonico, attore, giornalista e politico italiano.

Considerato tra i padri fondatori della televisione in Italia, tra i suoi lavori più importanti in televisione vi sono la conduzione de La Domenica Sportiva e l’ideazione e conduzione del fortunato programma Portobello. Il suo nome è anche ricordato per un clamoroso caso di malagiustizia di cui fu vittima e che fu poi denominato “caso Tortora”. Tortora fu accusato, su richiesta dei procuratori Francesco Cedrangolo e Diego Marmo, dal giudice istruttore, il magistrato Giorgio Fontana, di gravi reati, ai quali in seguito risultò totalmente estraneo, sulla base di accuse formulate da soggetti provenienti da contesti criminali; il 17 giugno 1983 fu per questo arrestato e imputato di associazione camorristica e traffico di droga.

Dopo sette mesi di reclusione, nel gennaio del 1984, fu liberato, ma il 17 settembre 1985 i due pubblici ministeri del processo, Lucio Di Pietro e Felice di Persia, ottennero la sua condanna a dieci anni di carcere. La sua innocenza fu dimostrata e riconosciuta il 15 settembre 1986, quando venne infine assolto dalla Corte d’appello di Napoli, con sentenza confermata dalla Corte di cassazione nel 1987. Durante questo periodo, Tortora fu eletto europarlamentare per il Partito Radicale, di cui divenne anche presidente. Tortora morì nel 1988, un anno dopo la sua definitiva assoluzione.


Approfondimenti


Il Post

La vicenda giudiziaria di Enzo Tortora fu una cosa da non crederci

Il 17 giugno del 1983 cominciò una vicenda giudiziaria all’inizio controversa e poi sempre più inverosimile e a tratti grottesca. Per molto tempo gli italiani si divisero in colpevolisti e innocentisti, fino a quando apparve chiaro che Enzo Tortora era stato accusato basandosi solo sul racconto confuso, pieno di lacune e decisamente poco credibile, di alcuni collaboratori di giustizia. Non esisteva nessun riscontro oggettivo, in realtà i riscontri non erano proprio stati cercati. I media, tranne poche eccezioni, infierirono su Tortora dando credito alle accuse che gli venivano fatte.

Estratto dall’articolo 👉🏻 Continua a leggere

A cura di Stefano Nazzi (Tutti i diritti riservati)

Sky TG24

Enzo Tortora, 40 anni fa l’arresto: storia dell’errore giudiziario che sconvolse l’Italia

Il conduttore venne arrestato il 17 giugno del 1983 e condannato a dieci anni di carcere per traffico di stupefacenti e associazione a delinquere. Nel 1986, in appello, la sentenza venne ribaltata e l’anno successivo l’assoluzione venne confermata anche in Cassazione. La vicenda, che portò in carcere un innocente, è stata descritta come il più eclatante “orrore” della giustizia italiana.

Estratto dall’articolo 👉🏻 Continua a leggere

A cura di Redazione SkyTG24 (Tutti i diritti riservati)


Tutte le immagini presenti nell’articolo e nella copertina appartengono ai loro legittimi proprietari che sono indicati nei rispettivi link e nella didascalia. Il loro utilzzo non è assolutamente a fine commerciale ma solo hobbistico e libero. Lo scopo di queste rubriche è assolutamente personale senza volontà di lucro alcuna o tantomeno di appropriarsi di opere altrui.