È doveroso iniziare questo articolo ringraziando Simone Fontana e il suo articolo legato all’inchiesta Wired che ha riacceso in me la curiosità per un caso scoppiato anni fa e finito per essere dimenticato un po’ da tutti, me compreso che ora ritorno a parlarne. Faccio mea culpa e vado avanti.
Tutto iniziò nell’ormai lontano 2017 quando un’inchiesta portata avanti da Buzzfeed rivelò un enorme network di disinformazione italiano che agiva quasi indisturbato sui social e nel web e non nella sua versione dark. Tutto era in superficie, tutto era chiaro e molto era falso.
Parlare al passato è però purtroppo sbagliato. Sebbene Facebook già due anni fa abbia tentato di sgominare questa rete di falsa informazione, la stessa è ancora attiva e utilizza più o meno gli stessi metodi e canali per arrivare nelle case e nelle menti delle persone.
L’inchiesta del 2017, condotta dai giornalisti Alberto Nardelli e Craig Silverman, aveva fatto luce su un cospicuo numero di siti web, circa 170 domini, e pagine Facebook che spaziavano dal gossip al cinema, passando per sport, animali e motori ma che di fatto infarcivano le stesse con disinformazione di matrice nazionalista e islamofobica. I “marchi” più famosi di questa rete erano Direttanews e iNews24 e la rete attraeva gente sui propri canali grazie ad articoli con titoli come: “Immigrati e malattia: il connubio che tutti stanno nascondendo” e “Caso Weinstein, l’Imam: Se si mettono il velo non verranno molestate”. Il tutto comunque si concluse con un’oscurazione delle pagine da parte di Facebook per motivi legati alla violazione della privacy. Fin qui tutto bene, o quasi.
Giorni fa però un tweet del leader della Lega Matteo Salvini ha scatenato la curiosità di molti addetti ai lavori. E il motivo non riguarda una delle sue classiche frasi del tipo “prima gli italiani” o “affido la mia vita al cuore immacolato di Maria”. No, il buon Matteo ha linkato sul suo profilo ufficiale un articolo di MeteoWeek.
Naturalmente un politico che fa riferimento ad un sito poco conosciuto o comunque non verificato, tra l’altro tornando a ricalcare l’ormai noto slogan “Bibbiano”, qualche domanda la provoca. Ed è cercando di rispondere a questa domanda che ci si scontra con la realtà: la rete di disinformazione più grande d’Italia di fatto è ancora attiva, viva e vegeta e, sebbene abbia perso utenti grazie all’inchiesta di BuzzFeed, può ancora contare su circa 14 milioni di follower sul social network di Menlo Park. Il gruppo di siti e pagine, tra cui troviamo E Sti C, Curiosauro, Calciomercato.it e ViaggiNews.com, fa riferimento tuttora più o meno agli stessi individui che muovevano i fili del vecchio network (vi invito alla lettura di questo articolo a tal proposito) e conta, per attirare utenti, sempre sulla stessa tipologia di articoli dal “dubbio” valore scientifico e morale; inutile dire che quello linkato da Matteo Salvini ha attirato l’ira dell’ordine nazionale degli assistenti sociali, che ha dichiarato di trattarsi di una fake news e ha annunciato querele “quando ci saranno gli estremi, per il senatore e per tutti gli altri che diffondono false notizie”.
Purtroppo non è il primo caso in cui la comunicazione leghista entra in contatto con questa rete di fake news, creando disinformazione che viene spesso inghiottita da un gran numero di cittadini poco attenti a ciò che circola sui social e che spesso non si preoccupa di verificare l’origine delle notizie, limitandosi ad “assorbirle” e condividerle a loro volta.
Un male assoluto per la vera informazione, quella disinteressata e oggettiva, che spesso viene snobbata da un gran numero di cittadini o, peggio, bollata come complottistica.
Fonti:
Come Salvini tiene in vita il network di disinformazione più grande d’Italia (Wired) | One Of The Biggest Alternative Media Networks In Italy Is Spreading Anti-Immigrant News And Misinformation On Facebook (BuzzFeed) | Bufale, cosa c’è dietro i siti italiani DirettaNews e iNews24 (Wired)
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