di Renata Amoroso

Questa è la storia di Samia Yusuf Omar, una ragazzina somala con un grande sogno.

Peccato però che sia nata dalla parte sbagliata del mondo.

Di storie come questa ne abbiamo sentite tantissime, ma evidentemente non abbastanza. Continuano a esistere storie come quella di Samia, nonostante siano passati dieci anni, e per questo dobbiamo continuare a raccontarle. Abbiamo il dovere morale di far conoscere queste storie perché chi parla di porti chiusi, di ruspe, di muri, è evidente che queste storie non le conosce. Come fai a restare indifferente se le conosci, queste storie!

Questo è un libro per ragazzi, ma in verità non lo è. Io non sono riuscita ad andare avanti senza aver provato un conato di vomito. Mi sono sentita affranta, impotente, colpevole.

Samia aveva un sogno, un gran bel sogno. Giuseppe Catozzella l’ha fatto avverare attraverso le sue pagine e non si può non piangere per questo. Quel sogno se Samia fosse stata occidentale si sarebbe avverato davvero. E non è terribile questo?

Sei una piccola guerriera che corre per la libertà.

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Voto Typewriter & Co: 10

BEIJING – AUGUST 19: Samia Yusuf Omar of Somalia competes in the Women’s 200m Heats held at the National Stadium on Day 11 of the Beijing 2008 Olympic Games on August 19, 2008 in Beijing, China. (Photo by Stu Forster/Getty Images)