di Renata Amoroso

James è un diciottenne che vive a New York con sua madre e sua sorella e lavora alla galleria d’arte di sua madre. Preda dell’ansia del futuro, si abbandona a gesti e pensieri tipici della sua età di passaggio verso la fatidica maturità. Tuttavia più passa il tempo più si rende conto di come l’età adulta non è quella che si aspettava, anche gli adulti infatti sono vittime delle stesse insicurezze che animano i giovani, riuscirà mai a liberarsene?

James viene descritto come un disadattato. Non ama stare con i suoi coetanei, non ama parlare con gli altri, non è socievole e il suo comportamento preoccupa i genitori. Solo sua nonna sembra comprenderlo, un personaggio che tutti vorremmo incontrare nella vita, dispensatrice di saggi consigli e di una leggerezza che si riesce ad avere forse solo da anziani, quando ormai tutto è accaduto.

La lettura di questo libro va senza dubbio accompagnata da una matita e un taccuino per prendere appunti sulle numerose riflessioni di James. Come ogni romanzo di formazione è facile specchiarcisi dentro, anche quando ormai ci si sente adulti. Le insicurezze e le incertezze della giovinezza ci accompagnano sempre, si solidificano soltanto rendendoci capaci di convivere con le nostre scelte, quasi sempre.

“Credo che sia questo a fami paura: la casualità di tutto. Persone che per te potrebbero essere importanti, ti passano accanto e se ne vanno. E tu fai altrettanto.

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Voto* Typewriter & Co: 8,5


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