di Renata Amoroso
Dopo vent’anni insieme, Ben annuncia a sua moglie Rose che non la ama più e va via di casa con una valigia, senza lasciarle nemmeno il tempo di rispondere. Così Rose, ritrovandosi a essere la metà di niente, riscoprirà la sua interezza e unità a lungo perduta.
Ciò che colpisce maggiormente della protagonista è la sua incredibile capacità di reagire. La riscoperta della sua forza e della sua tenacia le permettono di non farsi sopraffare dalla disperazione e dall’angoscia. Rose si rimbocca le maniche, inizia a lavorare, esce con l’amica Jane, parla con i figli e affronta tutti i problemi che si presentano sul suo cammino con sicurezza. Un problema al giorno, come dice sua madre. Non diventa mai patetica, non fa pena, non grida e non si dispera. Lei è fiera nel suo dramma e proprio grazie a questo torna a essere una persona unica. La presenza del marito l’aveva costretta a un ruolo subalterno. Aveva sempre messo i figli e la famiglia al primo posto, al di sopra dei suoi bisogni e con il tempo aveva dimenticato di averne, risucchiandoli nei suoi doveri domestici.
La metà di niente è un libro utile, da rileggere nei momenti in cui è necessario rinascere dalle proprie ceneri prendendo spunto da Rose.
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Voto* Typewriter & Co: 8,5
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