di Renata Amoroso
1984, Breathed, Ohio. Fielding Bliss sta vivendo l’estate che cambierà per sempre la sua vita. Tutto ha inizio con un annuncio di suo padre sul giornale locale che invita il diavolo a presentarsi in città. Nessuno si aspetta però che il diavolo si presenti davvero, come invece accade. Proprio Fielding lo incontra fuori dal tribunale. Sal, è solo un ragazzo, nero, con delle strane cicatrici lungo le scapole dove un tempo dice di aver avuto delle ali. Da quel momento si susseguono una serie di vicende in quell’estate calda e afosa che sciolse ogni cosa.
A dispetto del titolo non è un libro da leggere “sotto l’ombrellone”. Non è leggero, spensierato e divertente. Tutt’altro. Va letto d’estate, per poter sentire pienamente quel senso di caldo, spossatezza e mancanza di aria che trapela dalle pagine, tuttavia è un libro che appesantisce e rattrista. Si sposa bene con il mood estivo di chi, come me, non ama l’estate.
Se dovessi definire il romanzo in una parola userei potente. Crea delle immagini e dei pensieri molto forti nel lettore, induce a riflessioni scomode e racconta una storia folgorante come il sole di un agosto che sembra non finire mai.
“Si sogna l’inverno quando l’estate si prende troppe libertà”.
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Voto* Typewriter & Co: 7
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