Categoria Topi di Biblioteca

Foglie d’erba, Walt Whitman

La pubblicazione della prima edizione di Foglie d’erba, nel 1855, ebbe un effetto dirompente sul panorama letterario mondiale: per la prima volta compariva sulle scene un «nuovo bardo» che segnava l’inizio di una rivoluzione nella poesia americana. (Kobo)

Lacci, Domenico Starnone (Recensione)

Lacci è una lente di ingrandimento su una famiglia in rovina. (Recensione di Renata Amoroso)

Mystic River, Dennis Lehane

Quando erano ragazzini, Sean, Jimmy e Dave erano amici. Poi, un giorno, una strana macchina si è fermata nella loro strada e li ha avvicinati. Uno solo è salito su quell’auto che odorava di mela, mentre gli altri due sono rimasti fuori. E da quel momento tutto è cambiato.

Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta è un libro di Robert M. Pirsig del 1974. È una sorta di autobiografia di un viaggio in cui l’autore e il figlio Chris attraversano in motocicletta gli Stati Uniti dal Minnesota alla California.

Un racconto che si potrebbe definire a metà: leggendo la prima parte, noiosa e un po’ banale nella scrittura, si fa fatica a credere che sia lo stesso autore de La verità sul caso Harry Quebert…

Una cosa divertente che non farò mai più, David F. Wallace (Recensione)

David Foster Wallace scrive un reportage di viaggio durante una crociera extralusso… Non vi aspettate, però, il solito reportage di viaggio. (Recensione di Renata Amoroso)

Avventure, storie, personaggi e aneddoti dal sud del mondo narrati da un grande poeta viaggiatore.

Un noir di alto livello che ci trasporta nei vicoli di una Glasgow fredda e spietata alla caccia di un killer senza scrupoli.

Arizona, fine anni Sessanta. Un satellite militare, terminata la sua missione nello spazio, fa ritorno sulla terra. Subito dopo, a pochi chilometri di distanza, un’inspiegabile epidemia decima gli abitanti di una sonnolenta città sperduta nel deserto, lasciando solo due sopravvissuti: un anziano e un neonato.

Il romanzo breve e i racconti compresi in questo volume sono tra le cose più significative che Conan Doyle abbia scritto in ambito fantastico.

Il colibrì, Sandro Veronesi (Recensione)

Il colibrì è Marco Carrera. Un soprannome scelto dalla mamma per la piccolezza, ma anche la grazia e la velocità. Curioso il fatto che nella vita erediterà dal colibrì la capacità più caratteristica: stare fermo. (Recensione di Renata Amoroso)

La peste, Albert Camus (Recensione)

A Orano, città algerina, scoppia un’epidemia di peste. A raccontarci la vita della cittadina è Rieux, un medico che combatte in prima linea il male. (Recensione di Renata Amoroso)

Lyra ha undici anni, vive al Jordan College di Oxford, non lontano da Londra, Inghilterra; ma il mondo di Lyra è ben diverso dal nostro: oltre l’Oceano c’è l’America, dove lo stato più importante si chiama Nuova Francia, giganteschi orsi corazzati regnano sull’Artico e lo studio della natura viene chiamato «teologia sperimentale»

Persone normali, Sally Rooney (Recensione)

Connell e Marianne sono due persone normali, con delle difficoltà normali: poca fiducia in se stessi, difficoltà di relazione, poca autoconsapevolezza, passività. (Recensione di Renata Amoroso)

Turbolenza, David Szalay (Recensione)

Turbolenza è un giro del mondo in 126 pagine. I 12 racconti del libro sono tutti collegati tra loro, come un filo di lana che avvolge l’intero mondo per formare alla fine un gomitolo di storie, che sono pezzetti di vite.

I leoni di Sicilia, Stefania Auci (Recensione)

La saga della famiglia Florio è un viaggio nel tempo e nello spazio. Ambientato nel lontano ‘800 tra Sicilia e Calabria, I leoni di Sicilia è un romanzo che profuma di spezie, tonno, marsala. (Recensione di Renata Amoroso)

La cattedrale di Kingsbridge si erge pagina dopo pagina accompagnata dalla sua maestosità e dai sentimenti che il libro sprigiona nel lettore: amore, passione, odio, vendetta, felicità, compassione… Tutto si snoda intorno al sacro e al profano, al bene e al male.

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