Stella, moglie dello psichiatra Max, inizia una storia passionale e disperata con un paziente dell’ospedale, Edgar. Da qui seguiranno una serie di disgrazie e la vita di nessuno sarà più la stessa.
Mary Katherine ha diciott’anni e vive insieme alla sorella Constance e all’invalido zio Julian. Loro tre sono gli unici Blackwood sopravvissuti. Gli altri membri della famiglia sono morti avvelenati sei anni prima.
James è un diciottenne newyorkese preda dell’ansia della crescita. Non sa ancora dove andrà la sua vita né che strada prendere.
C’è un filo sottile che separa la lucidità dalla follia, e anche tagliare un semplice e innocuo paio di baffi può spezzarlo portandoci verso una fine inquietante. (Recensione di Renata Amoroso)
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